Vi sono due metodi di nichelatura, che differiscono sostanzialmente, nella procedura, dall’utilizzo o meno della corrente elettrica nella prassi di deposito del materiale. Il primo caso è quello della nichelatura cossiddetta elettrolitica, che per la natura del metodo è eseguibile unicamente su materiali metallici. La pulizia del pezzo da ogni traccia di grasso o di corrosione è essenziale per la buona riuscita del trattamento, perciò l’oggetto da lavorare viene sottoposto a svariati lavaggi e trattamenti termici prima del procediumento di nichelatura. Una volta che la preparazione è stata completata, si immerge interamente il pezzo in un bagno di soluzione elettrolitica, e lo si pone come catodo, usando invece come anodo del nichel dissolto nel liquido in forma ionica. Come normale nel procedimento elettrolitico, gli atomi di metallo viaggiano nella soluzione e si depositano sul pezzo, ricoprendolo completamente.
La seconda procedura è invece, come si è detto, caratterizzata dalla assenza di elettricità nel procedimento: è infatti una procedura di natura esclusivamente chimica, detta di “nichel chimico”. Questo conferisce sostanzialmente tre vantaggi non indifferenti rispetto al procedimento elettrolitico che abbiamo pocanzi descritto. Anzitutto, non ha ovviamente alcun tipo di richiesta di alimentazione, e quindi non prevede costi energetici di alcun tipo. Secondariamente, a differenza della procedura precedente, garantisce che lo strato di nichel fatto depositare sul pezzo sia, in ogni suo punto, del tutto uniforme e di medesimo spessore, a prescindere dalla caratteristica geometria dell’oggetto. E in ultimo, questa procedura non richiede che il pezzo sia un conduttore elettrico, e quindi, con l’uso del catalizzatore giusto, permette di eseguire nichelature anche su materiali non metallici come la plastica o il vetro.
A prescindere dal metodo che viene utilizzato, come abbiamo detto, tutti e due I metodi di nichelatura hanno lo stesso proposito: quello di dare protezione all’oggetto che viene ricoperto dai danni meccanici e dall’ossidazione e corrosione. Ma non è tutto: la nichelatura di tipo chimico, poichè permette di depositare coperture di spessore variabile, può anche essere applicata per ripristinare le misure precise di funzionamento di un utensile che si sia rovinato con il lavoro. Ne fanno uso per di più l’industria automobilistica, che protegge così le parti sottoposte a pesante usura, e quella della fabbricazione dei dischi rigidi, nei quali I dischi di alluminio, prima di ricevere lo strato magnetico che conterrà I dati, vengono protetti attraverso nichelatura..