Anche chi ha svolto i più semplici e banali lavoretti di bricolage con il legno, senza bisogno di avere le competenze e le conoscenze di un falegname o di un carpentiere specializzato, sa benissimo che nel corso del tempo, e sotto l’azione del calore e degli agenti atmosferici, il legno tende a mutare di forma e misure, e può anche arrivare a subire danni gravi come le fessurazioni. La ragione di tale comportamento – spesso descritto con l’espressione che il legno è un materiale “vivo” – è che questo perde e acquista progressivamente umidità, e l’azione di questa sulle sue fibre è devastante. La procedura corretta per evitare tale problema consiste nel passaggio, prima della lavorazione, in appositi essiccatoi, nei quali il legno viene portato al giusto livello di umidità e stabilizzato.
Tale procedura ha anche altri due grossi vantaggi. Da un lato, infatti, aumenta il valore del legname in maniera molto significativa: secondo le associazioni di settore in Australia, ad esempio, un metro cubo di legname ancora verde (ossia non essiccato) vale sul mercato intorno ai 350 dollari, ma tale prezzo lievita di ben sei volte circa, raggiungendo i 2000 dollari, dopo l’essiccazione. Allo stesso modo, poiché impedisce sia l’attecchire di muffe e funghi che la permanenza di insetti nocivi, la procedura di essiccazione preserva il legname, mantenendone una percentuale maggiore idonea alla vendita e quindi riducendo gli sprechi.
Assieme a tali generici vantaggi di sicuro interesse per qualsiasi settore, ve ne sono poi altri che l’essiccazione porta al legno, più specifici e di nicchia:
– il materiale diventa, con la procedura, più robusto e resistente;
– i conservanti, soprattutto gli oli, penetrano molto più efficacemente nel legno essiccato;
– con l’essiccazione il legno perde molto peso inutile, diventando quindi più economico da trasportare;
– la lavorabilità del legname essiccato, così come la facilità nel praticarvi finiture, è nettamente superiore a quella del materiale ancora verde;
– e infine il legname essiccato vede impennarsi positivamente le proprie caratteristiche isolanti; questo vale sia dal punto di vista elettrico, che termico.