Pasta italiana: i migliori marchi per la nostra salute

La pasta italiana è rinomata in tutto il mondo, ma non sempre il prodotto viene ottenuto con materia prima proveniente dall’Italia. Basta controllare l’etichetta di questo prodotto per accorgersi che la maggior parte delle marche in vendita reperiscono il grano da Paesi UE ed extra UE.

Questa scelta è obbligata, perché il grano duro italiano non appaga il fabbisogno nazionale e quindi per coprire le richieste di mercato molte aziende ricorrono alle importazioni. Con due Decreti Ministeriali del luglio 2017, si è reso obbligatorio riportare in etichetta il Paese di coltivazione della materia prima e quello della molitura.

A seguito di queste indicazioni molte aziende produttrici di pasta italiana hanno cambiato i Paesi di rifornimento, investendo i loro capitali sulle coltivazioni nazionali, ne sono un esempio Barilla e Voiello che sono state le prime marche a impiegare grano nostrano. Ma quali sono i migliori marchi di pasta italiana per la nostra salute?

Come sapere se la pasta italiana è di buona qualità

Non tutti lo sanno ma 50 anni fa i pastai riuniti in AIDEPI (“Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiana”) hanno promosso una “Legge di purezza” della pasta per garantirne la qualità. Da quel momento chi produce questo alimento in Italia, destinandolo al mercato nazionale deve attenersi a regole precise, come preparare gli impasti con semole di grano duro ed acqua senza aggiunta di additivi. Altri elementi che ne garantiscono l’eccellenza sono il colore, il contenuto di proteine che deve essere minimo il 10,5% e la qualità del glutine per trattenere l’amido e consentire la tenuta “al dente” della prodotto.

Quali sono le migliori marche di pasta italiana

Per capire se una pasta è di qualità è necessario: l’assaggio, il grano e la lavorazione. L’assaggio è fondamentale in quanto questo alimento ha talmente tante caratteristiche che uno stesso marchio può produrne tipologie diversificate più o meno appetibili. Non solo, ma l’universo della pasta è tanto eterogeneo che lo stesso prodotto non sempre riesce a soddisfare tutte le esigenze. Solo provando si è poi in grado di scegliere, nemmeno il prezzo è un indicatore a cui fare affidamento.

Il grano è fondamentale per la riuscita di un buon piatto di pasta e non è la provenienza che ne determina la qualità, ma altri fattori come il clima, il territorio, le tecniche di coltivazione. Oggi i migliori risultati si ottengono dai grani antichi, lavorati in impianti di piccole dimensioni, in cui la figura del pastaio acquista la sua centralità. É un bene sostenere il grano duro italiano, ma non per questo bisogna demonizzare quello che importiamo dall’estero.

Colui che è in grado di adattare la lavorazione alla materia prima è il pastaio, una figura importante perché è in grado di standardizzare un prodotto che è difficile massificare. La pasta è un prodotto che ci invidia tutto il mondo, questo è possibile grazie all’arte italiana del pastaio.

Per stabilire qual è la migliore pasta italiana, Altroconsumo ha testato 25 marche di penne rigate di cui 10 normali e 15 integrali. I brand verificati sono stati: Conad, Divella, Reggia, Re Mulini, Carrefour, Barilla, Coop Viviverde, Esselunga Equilibrio, La Molisana, Granarono Dedicato, Garofalo, Rummo, De Cecco, Voiello, Misura, Sgambaro, Libera Terra, Le Stagioni d’Italia: di alcune marche è stata “messa alla prova” sia la versione normale di penne rigate sia quella integrale. Per tutte è stata valutata la presenza di grano duro fino al contenuto di proteine e di fibre: l’aspetto è stato analizzato sia a crudo che cotto.

La classifica

Il risultato? La pasta migliore è Libera Terra, che ha ottenuto un punteggio di 79/100. Si tratta di un prodotto biologico con 100% di grano italiano coltivato nei terreni del sud Italia confiscati alle mafie. Al secondo posto a sorpresa c’è la linea “Equilibria” di Esselunga, le sue penne rigate integrali hanno ottenuto un punteggio di 74/100.

Al terzo posto, troviamo la veneta Gambaro, le sue penne di grano duro integrale ha superato il test con un punteggio di 72/100. La classifica prosegue con Voiello al quarto posto con punteggio 69/100, Barilla e De Cecco si attestano alla quinta posizione con punteggio 66/100, segue La Molisana con 65/100, Rummo con 64/100, Coop Viviverde 63/100, chiude la classifica dei top ten Carrefour con punteggio 57/100.