La rubinetteria da bagno tradizionale, ossia costituita da rubinetti a viti, leva o valvola a sfera, come già detto può nel corso degli anni deteriorarsi. Escludendo il deterioramento visivo e quindi estetico dovuto al tempo, un rubinetto è caratterizzato da un lunghissimo ciclo vitale e di attività, di fatti, è raro che i componenti in acciaio interni si rompano; il vero componente che il più delle volte causa guasti e fastidi è sicuramente la guarnizione, unico neo di una struttura indistruttibile nel tempo.
La guarnizione è un accessorio meccanico che viene posto tra due oggetti in compressione, in modo da prevenire le perdite di liquidi o gas. Spesso è comprimibile, quindi è adatta a collocarsi tra l’uscita dell’acqua e il gruppo del vitone. In queste strutture idrauliche è consuetudine aggiungere teflon o fibra di canapa in modo tale da garantire l’ermeticità ed evitare le perdite di carico dovute agli sforzi di pressione. La rubinetteria da bagno è perlopiù costituita da guarnizioni in gomma o in silicone, anche se in commercio ne esistono numerosi tipi, dalla carta alla fibra di vetro.
Per intervenire su una guarnizione guasta occorre svitare il gruppo del vitone, contenente solitamente il filtro per le impurità, una volta fatto ciò occorre sostituire la guarnizione difettosa con una guarnizione nuova avente lo stesso diametro del rubinetto da cui è stata tolta.