Dal 1992, quando venne lanciata la prima campagna dedicata negli USA, ottobre è un mese di massima importanza per la salute femminile: in 70 Paesi, infatti, è dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la neoplasia più diagnosticata fra le donne adulte, e alla consapevolezza sulla patologia.
L’Ottobre Rosa vede, in tutta Italia, l’organizzazione di numerose iniziative aventi lo scopo di venire incontro alle donne che si approcciano ai controlli e che vogliono essere informate, onde prevenirli quando possibile, sui fattori di rischio della patologia.
Perché Ottobre Rosa 2025 è fondamentale per la prevenzione del tumore al seno
L’Ottobre Rosa, grazie sia alla capillarità delle iniziative, sia alla gratuità di molte di esse è, nel 2025 come tutti gli anni, un momento fondamentale per la prevenzione del tumore alla mammella.
Rappresenta, per molte donne, un’occasione preziosa per la diagnosi precoce. Questo step è, ad oggi, forse il più importante per quanto riguarda l’aumento dell’efficacia delle cure mirate contro la neoplasia.
Da diversi anni ormai, è al centro del percorso verso un obiettivo di massima rilevanza: lanciata nel 2021 dall’OMS, la Global Breast Cancer Initiative ha lo scopo di arrivare, entro il 2040, a una riduzione del 2,5% annuo della mortalità per cancro al seno.
Come già accennato, durante iniziative come l’Ottobre Rosa è possibile aumentare la consapevolezza personale sui fattori di rischio, tema sul quale, ancora oggi, girano numerosi falsi miti (per fortuna smentiti dalla scienza).
Uno di questi riguarda l’effettivo impatto dell’allattamento al seno; questa pratica, caratterizzata comunque da numerosi benefici sia per la salute materna, sia per quella del piccolo, ha un’influenza effettiva nei casi in cui viene portata avanti per periodi prolungati (6 mesi – un anno).
Essenziale è in ogni caso fare attenzione allo stile di vita – il sovrappeso con eccessivo accumulo di grasso, soprattutto a livello addominale e dopo l’arrivo della menopausa, è estremamente pericoloso – e informarsi sulla genetica.
Avere un’anamnesi familiare diretta di tumore al seno è un fattore che merita attenzione medica, soprattutto se si parla di tumori insorti durante gli anni della fase fertile della vita.
Tra le iniziative da conoscere in Lazio rientra la possibilità, per le donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni, di effettuare una mammografia gratuita.
Iniziativa frutto della collaborazione tra Regione Lazio e Salute Lazio, permette l’accesso a seguito della prenotazione al numero 06 164161840. L’esame si può effettuare presso le sedi ASL regionali.
Le pazienti devono presentarsi con una ricetta medica con codice D01 – campagna di screening regionale.
Prevenzione del tumore al seno: cosa puoi fare ogni giorno
L’Ottobre Rosa sono quattro settimane durante le quali si accendono i riflettori su un problema che deve essere ricordato tutto l’anno.
Per fare in modo che ciò accada e che la prevenzione del tumore al seno diventi strutturale, conta tantissimo lo stile di vita, che prevede, tra i vari capisaldi, una dieta non ipercalorica e caratterizzata da un costante apporto di frutta e verdura, nonché dall’attenzione a non esagerare con i grassi.
Essenziale è anche il movimento fisico (l’approccio cardio, con attività come la camminata veloce, il nuoto o la bicicletta può rivelarsi molto utile se associato a una dieta sana).
Da ricordare è poi l’autopalpazione.
Da effettuare, nel caso delle donne non in menopausa, nove giorni dopo la comparsa del flusso, va eseguita sia da sedute, sia da in piedi davanti a uno specchio, avendo cura di concentrarsi anche sul capezzolo per controllare la presenza di eventuali secrezioni.
Importante: tra i sintomi che devono mettere in allarme rientra anche la presenza di cambiamenti a livello cutaneo (per esempio la pelle a buccia d’arancia).
Anche la visita senologica, da effettuare a cadenza minima annuale pure in assenza di sintomi, è fondamentale.
In questa occasione, il senologo procede alla palpazione del seno ed effettua, a seconda dell’età della paziente e della sua storia clinica, l’ecografia, la mammografia o entrambi gli esami.
Prima di tutto ciò, avviene la raccolta dei dati anamnestici. Come sopra ricordato parlando della genetica, una visita senologica completa non può prescindere da informazioni chiare sulla vita della paziente e sulla sua storia sanitaria familiare.
Tumore al seno e osteoporosi: perché la MOC è importante nel follow up
Nel follow up del tumore al seno, è essenziale fare attenzione all’impatto dei farmaci sul resto del corpo.
Sia le terapie ormonali, sia la chemioterapia possono accelerare il processo di perdita della massa ossea, problematica già centrale durante la terza età (numeri alla mano, il cancro al seno riguarda soprattutto le donne dai 50 in su).
Tra le cause scientifiche è possibile chiamare in causa diversi aspetti, dalla riduzione degli estrogeni, ormoni sessuali aventi un ruolo fondamentale ai fini di un corretto metabolismo osseo, alla sedentarietà, conseguenza frequente della stanchezza debilitante provocata dai presidi farmacologici.
Alla luce di ciò, è importante concordare con i propri specialisti di riferimento l’esecuzione della MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata).
Si tratta di un esame che, con la paziente in posizione sdraiata, attraverso l’utilizzo di uno strumento che emette raggi X e che scansiona tutto il corpo monitora la densità minerale ossea, individuando eventuali quadri di osteoporosi, patologia fortemente invalidante e principale causa clinica di cadute e fratture ossee.
Per maggiori informazioni su tutto quello che ruota attorno alla prevenzione del tumore al seno e per un controllo a pagamento in una realtà che si contraddistingue per un continuo lavoro di equipe tra professionisti di spicco, prenota una visita presso gli Studi Medici Cimed di Via Po, punto di riferimento da oltre 40 anni per la salute femminile nella Città Eterna.



