Gas radon: quali sono i veri pericoli negli edifici?

Il tema della sicurezza domestica non si limita a rischi visibili, ma include anche minacce invisibili come il gas radon, un nemico silenzioso presente in molti edifici. Secondo studi riportati da Harmat SRLS, il gas radon rappresenta un pericolo reale, spesso sottovalutato, per la salute umana. Ma il gas radon è pericoloso negli edifici? In questo articolo, esploreremo cos’è il radon, dove si trova e come proteggersi.

Che cos’è il gas radon e dove si trova

Il gas radon è un elemento di origine naturale, derivato dal decadimento dell’uranio presente nel sottosuolo. Invisibile, inodore e insapore, si diffonde attraverso le rocce e il terreno, accumulandosi in spazi chiusi come abitazioni e luoghi di lavoro.

Gli edifici costruiti su terreni ricchi di materiali radioattivi, come granito o tufo, sono particolarmente esposti. Questa caratteristica lo rende difficile da rilevare senza strumenti specifici, aumentando il rischio per gli occupanti.

I principali pericoli del gas radon per la salute

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) identifica il gas radon come la seconda causa principale di cancro ai polmoni dopo il fumo. L’esposizione prolungata al radon aumenta significativamente il rischio di gravi patologie respiratorie, indebolendo la salute e compromettendo il sistema immunitario.

Secondo l’OMS, il radon è responsabile di circa 3-14% dei decessi per cancro ai polmoni a livello globale, con numeri che variano in base alla concentrazione media del gas nelle abitazioni.

Come il gas radon entra negli edifici

Il gas radon si infiltra principalmente attraverso crepe e fessure nelle fondamenta, nei pavimenti e nelle pareti degli edifici. Anche tubazioni mal sigillate, giunti strutturali e sistemi di drenaggio possono costituire vie di ingresso.

Le abitazioni prive di adeguati sistemi di ventilazione sono più vulnerabili, poiché il gas tende ad accumularsi in assenza di ricambio d’aria.

Livelli di pericolosità: quando preoccuparsi

Secondo il D.Lgs. 101/2020, in Italia il livello di concentrazione di radon da non superare è di 300 Bq/m³ (becquerel per metro cubo) per gli edifici esistenti. Livelli superiori richiedono interventi immediati di mitigazione.

È importante ricordare che anche concentrazioni inferiori possono rappresentare un rischio se l’esposizione è prolungata.

Come verificare la presenza di gas radon in casa

Esistono diversi metodi per rilevare il gas radon negli ambienti domestici e lavorativi. Tra i più comuni vi sono i kit di misurazione fai-da-te, economici e facili da usare, e le analisi professionali condotte da tecnici specializzati.

Queste ultime offrono risultati più precisi e includono consigli per eventuali interventi. I costi variano dai 50 ai 200 euro per un test base, con tempistiche di analisi che possono richiedere da pochi giorni a diversi mesi.

Zone più a rischio in italia

Secondo i dati più recenti forniti dall’ISPRA, le regioni italiane più esposte al rischio radon includono Campania, Lazio, Lombardia e alcune aree montuose del Nord Italia. Queste zone sono caratterizzate da terreni vulcanici o rocciosi, che favoriscono la diffusione del gas. Una mappa dettagliata può aiutare a identificare le aree con maggiore concentrazione.

Soluzioni per proteggersi dal gas radon

La protezione dal gas radon richiede interventi mirati. Tra le soluzioni più efficaci figurano i sistemi di ventilazione meccanica, che garantiscono un costante ricambio d’aria, e le barriere anti-radon, installate nelle fondamenta durante la costruzione o nelle fasi di ristrutturazione. Anche la sigillatura di crepe e fessure contribuisce a ridurre l’infiltrazione del gas.

Obblighi di legge e responsabilità

Il D.Lgs. 101/2020 stabilisce precise responsabilità per i proprietari di immobili e i datori di lavoro. È obbligatorio monitorare i livelli di radon in determinati tipi di edifici, come scuole, ospedali e luoghi di lavoro situati in zone a rischio. In caso di superamento dei limiti, la legge impone l’adozione di misure correttive.

Costi e benefici della bonifica

Gli interventi di bonifica per il gas radon possono avere costi variabili, generalmente compresi tra 1.000 e 5.000 euro, a seconda della complessità del lavoro. Tuttavia, questi costi sono giustificati dai benefici in termini di salute e sicurezza.

Inoltre, la riduzione dei livelli di radon può aumentare il valore di mercato dell’immobile, rendendolo più appetibile per eventuali acquirenti.

In definitiva la presenza del gas radon negli edifici rappresenta un rischio concreto, ma gestibile. Con una combinazione di misurazioni accurate, interventi di bonifica e rispetto delle normative, è possibile minimizzare i pericoli per la salute. Informarsi e agire è fondamentale per garantire un ambiente sicuro e salubre.