Traslocare: come gestire i bambini

I traslochi a Milano come a Roma come in qualsiasi altra città del mondo, possono essere avvenimenti profondamente stressanti, oltre che fisicamente faticosi. Non importa che tutto sia perfettamente organizzato, che ci si possa fidare ciecamente dell’impresa che se ne occupa, e nemmeno che la distanza possa non essere eccessiva; in realtà un trasloco è un cambiamento, e per di più va a modificare proprio la nostra abitazione – uno dei concetti più profondi e fondanti della nostra personalità, ed è per questo che, inevitabilmente, traslocare genera stress. E fra le persone che più possono subire questo stress, sicuramente ci sono i nostri bambini.

Per capire questo fatto è proprio necessario concentrarsi sull’aspetto psicologico del trasloco: se rimaniamo sull’analisi del lato pratico, ci sembrerà inspiegabile. Dopotutto, non sono i bambini a dover fare gli scatoloni, trovare un’impresa affidabile, sborsare le spese, o preoccuparsi se qualcosa di valore viene irrimediabilmente danneggiato, no? Vero, verissimo: ma ancora più degli adulti, i bambini sono creature grandemente abitudinarie, e l’alterazione dei loro cicli regolari è sempre un po’ destabilizzante e quindi stressante. Come aiutarli in questa situazione, quindi?

Una buona idea è sempre quella di parlare con loro. Perché stiamo traslocando? Forse per motivi di lavoro, forse per stare più vicino al resto della nostra famiglia estesa… forse solo perché abbiamo trovato una casa migliore, più grande, più bella, più attrezzata. Qualsiasi sia la ragione del trasloco, qualcosa di positivo ci sarà, e raccontarlo ai bambini li renderà sicuramente più felici e sereni riguardo al cambiamento.

Secondariamente, si possono ottenere risultati eccellenti semplicemente coinvolgendo i bambini nelle operazioni di trasloco stesse. Certo, non vorrete affidare loro il lavoro di imballare le tazzine di porcellana del servizio buono; ma possono portarvi libri e vestiti, aiutarvi a montare gli scatoloni, e i più grandicelli possono scrivere sugli scatoloni che cosa questi contengono, per facilitare la seconda parte del lavoro – risistemare tutto nella nuova casa. Se coinvolti, i bambini si divertiranno, e dimenticheranno la paura dell’ignoto.

E per finire, sempre per gestire la paura del cambiamento… rendete il tutto un’avventura! Fatevi accompagnare dai vostri bambini a vedere la città dove andrete ad abitare, magari addirittura nei giri per scegliere la nuova casa: se ne fa parte fin dall’inizio, il bambino troverà molto meno misteriosi e spaventosi quei viaggi verso l’ignoto, e sarà magari il primo a scoprire qualcosa di positivo che lo attiri – con gli entusiasmi improvvisi e intensi propri dell’infanzia! – a traslocare con molta più energia di quanta avreste potuto mai immaginare.