La maggior parte dei modelli in uso corrente sono basati sulle seguenti tecnologie:
– filtrazione in tessuto
– pulizia ad acqua
– precipitazione elettrostatica
– separazione inerziale.
Ciascuna delle tipologie di impianti filtrazione polveri elencate ha naturalmente le proprie particolarità, ma tutte vanno intese come integrate in un sistema generale di aerazione e ricircolo dell’aria purificata nell’ambiente: a determinare la scelta fra una tipologia e l’altra sarà soprattutto la quantità di pulviscolo generato e la dimensione media delle particelle che lo compongono, in base a cui andrà calibrato il filtro da impiegare. I sistemi di filtrazione polveri con filtri in tessuto, ad esempio, sono progetttati per gestire grandi volumi di polvere per ogni “carico” d’aria filtrata.
La protezione offerta dai sistemi di filtrazione polveri è essenziale soprattutto sotto il profilo della sicurezza e della salute, perché tutela il personale che lavora nelle zone ad alto rischio dal pericolo di contrarre malattie acute e croniche legate all’inalazione continua di polveri, fumi e vapori; ma olte a questo, è anche una tutela significativa dai rischi di incendio