Per molti, parquet significa ancora, come era originariamente, pavimento in legno massello. E non c’è dubbio che si tratti di uno dei pavimenti più belli e d’effetto che esistano, soprattutto nelle case di arredamento e stile classico. Ma va anche detto, per correttezza, che è un pavimento estremamente soggetto all’azione dell’umidità, specie per determinate essenze, e che tende ad espandersi e contrarsi in base al tempo, anche tanto da generare crepe o separazioni fra le varie assi, o da incurvarsi e rovinarsi. Certo, è sempre possibile effettuare una rilamatura e rimettere il parquet praticamente a nuovo, ma si tratta di un lavoro complicato, costoso, e lungo: per circa trenta giorni si deve lasciare l’intera stanza vuota e non è possibile nemmeno entrarvi, mentre si aspetta che la verniciatura asciughi, e questo non sempre è possibile.
Ma oltre ai parquet classici , esistono anche versioni ingegnerizzate, che approfittano di qualche semplice trucco per migliorare le prestazioni. In pratica, si tratta di parquet dove le assicelle di legno sono state incollate ad uno strato di legno sottostante, che le tiene ferme e ne impedisce la deformazione e la fessurazione anche in caso di umidità. Oggi, è probabilmente il tipo di parquet più popolare e consigliato anche dai professionisti, anche per la semplicità sia di installazione che di manutenzione.
Ma esistono altri due tipi di “parquet”, anche se qui il nome non è più del tutto appropriato: sono quelli a basso costo, e di fatto non di legno, che del parquet hanno solo l’aspetto ma non l’effettiva costruzione. Il primo di questi è il Vinile di alta qualità: un materiale le cui prestazioni, negli ultimi anni, sono andate crescendo stabilmente, così come la sua resa estetica, che è davvero vicina a quella del vero parquet. È una soluzione ragionevolmente economica, solida, e resistente.
Oltre a questo, come soluzione più economica di tutte, ma la cui qualità non è più particolarmente elevata, c’è il quarto tipo di parquet: quello in laminato. Pur avendo una resa estetica che può essere accettabile (anche se lontana da quella del vero parquet), il laminato ha un vero, grande nemico: l’acqua, che teme enormemente. Anche una semplice perdita dalla lavastoviglie, o perfino un secchio d’acqua rovesciato per sbaglio, lo rovinano irrimediabilmente, obbligando a una sostituzione integrale della zona danneggiata.